C-Book– Le recensioni (306)
DELLA STESSA SOSTANZA DEL BUIO
Luca Occhi
(Bacchilega)
Il lato A (la copertina)
Il lato B (la storia, i protagonisti)
Questo libro apre la collana “Zero” di Bacchilega Editore, una collana a cura di Fabio Mundadori che si preannuncia dipinta di nero. Spetta a Luca Occhi l’onere e l’onore della prima e lo fa in maniera encomiabile con una storia dalle tinte fosche. Una narrazione senza troppi fronzoli, una narrazione semplice e diretta per una trama ben articolata e ben architettata. Il tema della pedofilia viene affrontato con una miscela d’indagine e d’introspezione. Fra redenzione di un’esistenza segnata da false accuse e l’indifferente pregiudizio delle persone di un intero quartiere, Mathias Mestiz viene risucchiato dal proprio passato, da quella scomoda accusa fatta solo d’indizi, e consolidata dalla gogna mediatica. Vite spezzate, intere famiglie distrutte, perché quando ci sono di mezzo i figli, i genitori soffrono con loro. Ma anche le donne che vengono sfruttate sulle strade sono prima di tutto madri e se accettano di fare quello che fanno forse anche la loro di forza viene dai figli. E poi ci sono terroristi anonimi, Rom che vivono di espedienti, barboni disadattati. Luca Occhi riesce a scavare nell’animo umano, nelle perversioni, nelle apparenze di una società che coglie ciò che a volte è più semplice cogliere, perché la verità è troppo difficile da scorgere o troppo difficile da accettare. Perché la verità a volte sta nel buio, ed è fatta della stessa sostanza.
Il lato C (il pensiero di C–Side Writer)
Buona la prima!
Dopo il lato C (una citazione, una frase)
Tratto da pag. 35
“Il lupo non è né buono né cattivo […] È un lupo e basta”
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