C-Incontri – le interviste – Dario Tonani

C-Incontri  Le interviste (134)

 

Oggi su CSide Writer incontriamo Dario Tonani e per farlo ci trasferiamo suun pianeta in cui le regole le detta il metallo, in cui la ruggine non è solo ruggine ma può all’occorrenza diventare una droga, un pianeta in cui le navi navigano su mari di sabbia, navi in cui pulsa un cuore, navi con al comando una comandante indomita, ma non chiamatelo solo pianeta, questo è un mondo, questo è Mondo9… e lei è Naila.

CSW: Ciao Dario bentornato su CSide Writer, l’altra volta hai offerto tu, questa volta sono riuscito a procurarmi della grappa di formiche proveniente di contrabbando da Mondo9, roba della migliore qualità. Mentre ti accomodi nel nostro salotto virtuale lo facciamo un brindisi per Naila?

DT: Ma volentieri, carissimo, so quanto sia difficile procurarsi della buona grappa di formiche proveniente dal deserto nero, e questa lo è: la più alcolica e soprattutto la più pregiata. A Naila allora. E a CSide Writer, permettimi.

CSW: L’ultima volta ci siamo incontrati nel dicembre 2015 parlando di “Cronache di Mondo9”, tanto tempo è servito perché “Naila di Mondo9” vedesse la luce delle librerie. Quanto è stato impegnativo e stimolante questo percorso creativo?

DT: Dovendo far conciliare la scrittura con otto/nove ore di lavoro al giorno con relativi trasferimenti – sono giornalista professionista – è ovvio che qualsiasi progetto tenda a dilatarsi. Tieni presente che per i miei ritmi, ormai impiego più o meno un anno a completare un romanzo, e lo considero un buon andare. Ma in questo caso si parlava di un Oscar, di un prodotto da libreria in una collana storica, e si è aggiunto un lavoro certosino con gli editor di Mondadori, che mi hanno affiancato in fasi di lavoro di limatura via via più fine. E’ stata un’esperienza faticosa ma assolutamente straordinaria. Mettici poi i tempi in cui sono partiti i primi abboccamenti con la redazione Oscar, quando ancora la collana “Fantastica” era diciamo in… fase di rodaggio, con tempi di uscite molto variabili, accelerazioni e brusche frenate. Si fa presto a fare passare mesi e mesi…

CSW: Con questo nuovo libro vengono svelati nuovi meccanismi di Mondo9, il modo d’interagire dei suoi abitanti con Mondo9 e con chi lo popola. Navi comprese. Oltre la Miscellanea enciclopedica contenuta nel libro esiste una sorta di mappa delle regole che governano Mondo9 oppure è tutto nella tua mente?

DT: L’unica vera e attendibile mappa delle regole è la coerenza interna della costruzione. E per quanto si voglia darle forma – anche con la Miscellanea Enciclopedica di Mondo9, permettimi di dire, un’idea fantastica di uno degli editor – è solo la mente dell’autore che conosce meccanismi, serrature e chiavi per farli scattare. E’ pur vero che rispetto alle “Cronache”, “Naila” si pone un gradino avanti: apre molte più porte. Del resto con la lunghezza del romanzo non avrebbe potuto essere altrimenti, anche se non mi stancherò mai di dire che il libro può tranquillamente essere letto anche senza conoscere le storie che lo hanno preceduto.

CSW: Un accenno non può mancare allo straordinario supporto grafico che accompagna Mondo9 da parte di Franco Brambilla. Oltre alla copertina del libro e alle altre illustrazioni presenti, ci dai le coordinate di rotta per trovare e meglio apprezzare le sue opere?

DT: Franco su Mondo9 ha svolto un’opera inestimabile (oltre che ormai vastissima), ben al di là di quanto possa apparire vedendo le sue tavole. Ha lavorato con l’autore come farebbe un concept artist con un regista: ha visualizzato le scene, le location, i personaggi, ha dato dato forma e colore a una costruzione che nessuna parola scritta avrebbe potuto rendere altrettanto viva e pulsante. Ne è nato un artbook, con lo stesso titolo dell’Oscar – “Naila di Mondo9” -, il terzo di una serie i cui primi due volumi sono andati esauriti in pochissimo tempo. Lo portiamo alle presentazioni o nelle manifestazioni, in modo che Franco possa personalizzare ogni copia al momento con un suo disegno, così come l’autore fa con la propria dedica.

CSW: Questo è il momento della domanda irrinunciabile per i nostri ospiti, ma siccome a te l’ho già proposta la modifico per l’occasione. Quale potrebbe essere secondo te il Lato C di Mondo9?

DT: Dato il destinatario dell’intervista presumo che per lato C tu intenda quello più importante, o quantomeno quello che l’autore vorrebbe venisse individuato come tale. Presto detto: “Naila di Mondo9” è un romanzo dedicato alle donne, alla loro crociata quotidiana per vedere affermati e riconosciuti il loro valore e il loro ruolo negli ambienti di lavoro, e più in generale nella società. Come ogni donna, Naila è costretta a sgomitare e lottare contro la discriminazione e il pregiudizio di un mondo ancora marcatamente sessista e maschilista, di cui Mondo9 è ovviamente un’astrazione a livello estremo… Ma, se vuoi, non è solo un fatto di genere. “Naila di Mondo9” è una metafora rivolta a chiunque abbia un sogno e sia disposto a mettersi pericolosamente in gioco per raggiungerlo e consegnarlo intatto nelle mani della generazione successiva.

CSW: Tornando al libro, la figura di Naila è affiancata a quella della Syraqq, la “sua” nave, che “parla” e interagisce con lei. Questo per introdurre il discorso sulle figure femminili ben presenti nella loro forza e capacità di conquistarsi un posto in un mondo difficile. Quanto sei affezionato, o qual è il tuo pensiero riguardo alla figura dell’eroina in quanto donna?

DT: In parte ho risposto sopra alla tua domanda. Ma voglio aggiungere un altro aspetto. Come sai, nel libro si parla di navi che nella stagione degli amori assumono una particolare identità sessuale, un genere che finirà per improntare il loro percorso per un certo periodo della loro vita, con tutti le peculiarità, ma soprattutto i pericoli del caso. Naila è la prima e unica donna comandante di Mondo9 e quando scoprirà che la sua nave – la Syraqq – è una femmina, tutto cambierà. L’inedito binomio femmina-femmina creerà scompiglio, una specie di magica assonanza di note che renderà possibile quanto fino a quel momento era ritenuto assolutamente fuori portata di qualsiasi comandante. Leggici poi una riflessione credo molto attuale anche sulla singolarità di una “famiglia allargata” costituita da membri non consanguinei. Senza contare il desiderio di maternità di Naila, disposta a tutto pur di vivere a pieno la propria femminilità a dispetto dei mille problemi che le può dare in un ambiente – quello della marineria – tipicamente maschile.

CSW: Non voglio chiederti se ci sarà una continuazione di questo libro, perché non voglio credere che non ci sarà. Ti chiedo invece se ci sono in programma progetti paralleli, magari progetti che coinvolgano altri scrittori con degli apocrifi in versione spin-off?

DT: Progetti ce ne sono tantissimi. Collocando il titolo in Oscar, Mondadori ha fatto una scelta coraggiosa ai limiti delle temerarietà, attestandomi un credito, una fiducia e una stima che fino a poco tempo fa un autore italiano di narrativa fantastica poteva solo sognarsi. Ma da Segrate sono assai contenti, il titolo è stato accolto molto bene anche dalla piazza generalista, che nulla conosceva di Mondo9. Da qui, si è parlato ovviamente di tanto altro, ma preferisco ancora non anticipare nulla. Chi mi conosce sa che amo stare con i piedi per terra e fare un passo alla volta…

CSW: Siamo al momento dei saluti e la grappa di formiche è ormai finita. Mentre ti ringrazio per essere stato con noi, ci saluti alla maniera di Mondo9?

DT: Su Mondo9 sono ormai pochissimi i comandanti che navigano a vela. Lo considerano un vezzo di un passato ormai lontanissimo e dimenticato. Qualcuno lo fa ancora, nei tratti di deserto più ventosi, per divertirsi e concedere un diversivo alla ciurma. Ma il detto è rimasto, per cui alzo il bicchiere con l’ultimo goccio e ti dico “Buon vento e buona sabbia CSide Writer”. Alla prossima, e stay tuned!

  

cc CSide Writer – Marco Ischia

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